Gli studi degli ultimi cinquant’anni, dimostrano che l’ipnosi è in grado di ridurre o eliminare un vasto numero di dolori, sia sperimentalmente (dolore ischemico, da freddo, caldo, da stimolazione elettrica, oncologico, odontoiatrico, da parto…), che clinicamente. Si è dimostrato inequivocabilmente superiore ad altre tecniche psicologiche, come la distrazione, il biofeedback e le tecniche del training autogeno.
L’ipnosi è in grado di ridurre o eliminare un vasto numero di dolori
L’ipnosi è in grado di modificare le informazioni relative al dolore esperito dal paziente; è stata usata con successo in numerosi interventi odontoiatrici, nel taglio cesareo, ma anche in interventi di cardiochirurgia. Si è dimostrata in grado, durante l’intervento chirurgico, di ridurre l’emorragia per l’intensa vasocostrizione e successivamente di abbreviare il decorso postoperatorio, di favorire la cicatrizzazione delle ferite, di ridurre il dolore ed altri stimoli associati (nausea, vomito, prurito). Oggi si è compreso che l’ipnosi ha un ruolo specifico nella modulazione del dolore in relazione al grado di ipnotizzabilità del paziente.
Corpo e Psiche si influenzano a vicenda grazie ad interconnessioni che avvengono attraverso un complesso sistema psico-neuro-immuno-endocrino. Quando questo sistema si autoregola in modo corretto, una volta cessato l’evento stressante fisico e psichico, la relazione psicosomatica si esaurisce e si ripristina l’omeostasi del sistema. Quando il meccanismo si inceppa, invece di una normale reazione allo stress è possibile sviluppare una patologia. L’utilizzazione dell’ipnosi in ambito del trattamento del dolore è del tutto uguale all’applicazione dell’ipnosi in qualunque altro campo medico, psichiatrico e psicologico (Erickson 1981), tuttavia può aiutare meglio il medico a comprendere come una interferenza a livello mentale se da un lato può essere iatrogena dall’altro può favorire o ripristinare uno stato di salute ottimale.